La rapida più grande della mia vita! Fino ad ora… ;)
Fiume Sarine, Chateau D’Oex (CH)
Maggio 2021
Maggio 2021: la Dora cresce, il prato della base è sempre più verde, la tribù di Totem Adventure è carica per la nuova stagione. Grazie al pollice verde di Marc la base non è mai stata così bella, per dare il tocco finale Ivan ha anche “deciso” di pitturare carriola e attrezzi di un bel rosso acceso (tutto calcolato no, Ivan? A questo punto a fine stagione i frame da pitturare saranno tutti tuoi!). Quest’inverno ha nevicato tantissimo, sarà una stagione pazzesca in quanto ad acqua e le discese in canoa ed in gommone saranno più adrenaliniche che mai. Decidiamo però di dare ancora un po’ di tempo alla Dora per risvegliarsi, lei che sarà presto teatro di fortissime emozioni.
Il penultimo weekend di maggio decidiamo infatti di andare in Svizzera per un paio di giorni: il capo è lì per un corso di sicurezza fluviale e l’idea è quella di raggiungerlo per pagaiare tutti insieme in un posto tutto da scoprire. Partiamo di sabato, alle 6:30 di mattina ci facciamo trovare tutti in base pronti a partire (tutti o quasi? Il pittore ufficiale di Totem si è preso qualche minuto in più ma il capo non deve saperlo).
Caricate le canoe e l’attrezzatura si parte ufficialmente per la colazio… per Chateau d’Oex! Arriviamo a destinazione per l’ora di pranzo, la voglia di andare in fiume è tanta ma la fame ha il sopravvento su tutti noi: mangiamo, montiamo le tende e poi via in acqua!
Ora mi svelo, sono Camilla, e questa discesa sul Sarina insieme a tutti gli altri sarà una delle esperienze più intense della mia vita in fiume. Si tratta di un fiume affascinante, ricco di canyon alti e stretti: un vero gioiello della natura!
La formazione per la discesa è questa: David, Alex, Marc, Ivan, Vale e Cami in canoa, Miguelon, Fede e Lisa in gommone. Io sono ancora alle prime armi in canoa, è la prima volta che affronto un fiume con queste caratteristiche. David, a cui non scappa mai niente, all’imbarco mi vede bianca come una mozzarella e quindi mi rassicura. In fiume bisogna andare con il sorriso, sempre!
Salgo in canoa con ancora un po’ di timore ma i pensieri più brutti spariscono in un batter d’occhio: non vedo l’ora di andare in fiume con i miei amici! All’inizio il tratto sembra abbastanza semplice, poi piano piano noto che è un crescendo continuo in quanto a difficoltà. Passato il primo canyon, entriamo nel secondo e ultimo del nostro tratto.
Arriva velocemente il fatidico momento, quello della Rapida con la R maiuscola: una “S” insidiosa, bisogna stare attenti per tutto il corso della rapida a dare la giusta direzione alla canoa. Metto la pagaia in acqua, pagaio come so fare, sembra di volare!
Termina la rapida e non so a cosa pensare, navigo tra emozione e incredulità. Non ho mai affrontato niente del genere, questa mia prima volta tra le “rapide grandi” me la ricorderò per sempre! I ragazzi sono stati bravissimi e super premurosi, qualunque cosa fosse successa sarebbero stati super pronti ad intervenire e di conseguenza mi sono sentita sicura dall’inizio alla fine.
Distendo i nervi, ora arriva la parte facile del fiume!! Non faccio in tempo a pensarlo che “Pluf!”, mi trovo sottosopra. Mentre sono sott’acqua mi prendo il mio tempo, devo stappare (in gergo canoistico significa togliere il paraspruzzi dal pozzetto della canoa) ma prima decido di entrare in contatto con quell’elemento che fino a quel momento mi aveva sempre fatto molta paura: l’acqua. Perché la prima cosa che bisogna ricercare, in caso di bagno in fiume è la tranquillità. Poi sai che puoi contare sui tuoi compagni di avventura: nel mio caso ho al mio fianco i ragazzi di Totem, non posso chiedere di meglio!
Tornata in canoa, Alex mi dà le ultime dritte per affrontare con il giusto spirito le ultime (ultimissime) rapide che mancano. Allo sbarco infine non riesco a trattenere le lacrime per
l’emozione. Anche la Fede è stata grandissima, ha guidato lei il gommone per quasi tutto il tratto! E la Vale è riuscita a sopravvivere nonostante io le abbia deviato tutte le linee!!
I maschi alpha sono poi andati a farsi un’altra discesa in canoa, noi ragazze ce la siamo presa comoda e siamo rimaste a terra ad esplorare i meandri del Canton Vaud. Dopo una comodissima notte in tenda (vero Lisa e Fede??) e una lussuosissima colazione fatta in casa (Miguel aveva gli occhi a cuore!) domenica mattina torniamo in fiume, questa volta scelgo di andare in gommone per avere la possibilità di rendermi veramente conto del paradiso in cui ho pagaiato ieri e in cui pagaierò oggi. La discesa, come al solito, è emozionante!
Nel pomeriggio carichiamo tutto per tornare in Italia. Il lavoro chiama! Ma soprattutto… Tiger sarà sopravvissuto ad una notte senza di noi? Spoiler: è sopravvissuto ed è stato anche contento di passare qualche ora in santa pace 😀